14 agosto 2017

UCCISA L'ORSA KJ2: FACEVA TROPPI 'DANNI'

KJ2 era figlia di Kirka e Joze. Kirka era una femmina di tre anni catturata nel 1999 nelle riserve di caccia della Slovenia meridionale (Riserva di Medved-Kocevje) e liberata nel Parco Naturale Adamello Brenta (PNAB) il 30 maggio dello stesso anno. Era il secondo orso, dopo il maschio Masun, ad avviare il progetto Life Ursus, promosso dal PNAB e condotto in stretta collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (oggi ISPRA). Il nome di Kirka fu preso dal vicino fiume presso cui fu catturata. Joze, un maschio di 140 kg, fu il quarto orso a ripopolare il PNAB il 22 maggio del 2000.
KJ2 è nata in Trentino i primi di marzo del 2002 e solo il 24 marzo fu avvistata con la madre Kirka e la sorella KJ1 a spasso. Il suo nome riprendeva le iniziali dei genitori. Tra cucciolate e danni (?) fatti all'attività dell'uomo, con conseguenti pagamenti risarcitori, KJ2 ha trovato un'assurda morte il 12 agosto del 2017. È costata soldi per monitorarla e pagarne i danni, ha contribuito al turismo del PNAB ma quando ha superato la soglia delle spese 'sostenibili' è stata abbattuta. Non c'è alcuna scusa, non c'è alcuna sicurezza umana: costava troppo per i danni. Un animale selvatico è libero. Ora KJ2 lo è per sempre.



Due aggressioni: una nel 2015, l'altra lo scorso 22 luglio. In entrambi i casi aveva morso, non uccidendo e scappando, forse perchè infastidita. Giustiziata nell’area del Bondone, la montagna che sovrasta la città di Trento. In Italia non c'è la pena di morte neppure per chi commette le stragi o per un pluriomicida. Un'orsa non può invece permettersi di fare l'animale selvatico. Bisogna garantire l'incolumità dei turisti curiosi che portano i soldi in Trentino per vedere le orse come KJ2.

3 agosto 2017

MALAGÒ IN ANTIMAFIA: ANESTESIA, STADIO DEL LA ROMA E LE RISATE DELLA BINDI

Nel filmato, un bel siparietto tra Rosy Bindi, Giovanni Malagò e Sbrodolo in arte Stefano Esposito. Tema le Olimpiadi mancate di Roma.

Il poco istituzionale teatrino si è svolto il 2 agosto 2017 alle ore 14 durante la Commissione Antimafia presieduta da Rosy Bindi che aveva convocato Giovanni Malagò (presidente del Coni) per discutere sulle infiltrazioni criminali (anche mafiose) dentro le società di calcio (tipo Juventus e Latina). Invece si è parlato di sicurezza in maniera imbarazzante concentrando in pratica il problema sulla proprietà degli stadi e schierandosi apertamente a favore del nuovo Stadio della Roma. 1 ora e 24 minuti di spreco di denaro pubblico con Malagò che si dichiara costretto a leggere una relazione, per non dimenticarne il contenuto, in quanto sotto anestesia avendo subito un piccolo intervento (???) in mattinata. Vista l'inutilità della relazione ci domandiamo: l'ha scritta prima dell'intervento sotto sostanze allucinogene o dopo sotto sostanze anestetizzanti? Non è stato sottoposto all'antidoping ma si è sistemato i capelli fluenti almeno 504 volte, 6 volte al minuto. Cronometrati. Meno male che la Raggi non ha voluto le Olimpiadi perchè con Malagò le risate se le sarebbe fatte il mondo e non la Bindi.