12 gennaio 2017

OSTIA, LE 'PAZZE' SPESE ELETTORALI DI ANDREA TASSONE NEL 2013

L'imbroglio delle spese elettorali di Andrea Tassone (PD, ex presidente del X Municipio, finito agli arresti per Mafia Capitale) è uno scandalo che coinvolge tutto il PD di Ostia, compreso il successivo commissario PD, Stefano Esposito..
La normativa in materia è complessa ma chiara ed indica tassativamente cosa si può fare e cosa non si può fare. La legge del 6 luglio 2012 n. 96, all’art. 11, comma 3, facendo riferimento alla legge 515/93 art. 12, specifica che “il periodo della campagna elettorale si intende compreso fra la data di convocazione dei Comizi elettorali e il giorno precedente lo svolgimento della votazione". Eppure a Tassone risultano essere pervenuti, tra gli altri, almeno 7.600 euro di contributi elettorali dopo le elezioni, addirittura dopo il turno di ballottaggio.
Le votazioni si sono tenute il 26-27 maggio del 2013 ed il successivo ballottaggio nei giorni 9-10 giugno. Dai documenti, risulta che Tassone ha ricevuto (dei 59.650 euro) 23 mila euro dopo il 27 maggio e altri 7.600 euro dopo il 10 giugno. Dunque Tassone ha fatto una campagna elettorale (6 aprile - 27 maggio) con appena 29.050 euro. Poi, p.es., il 7 giugno il Gruppo Parnasi si sveglia e paga a Tassone 20 mila euro, così come poi (con importi minori) faranno anche altri.
Le società del Gruppo Parnasi sono 4: Parsec I srl, FinParco srl, Samar e Parsec 6 srl. Ricordiamo che una società può erogare finanziamenti ad un candidato a condizione che:

a) assuma preventivamente la relativa delibera di erogazione del finanziamento da parte degli organi competenti della Società erogante;
b) il finanziamento sia iscritto in bilancio;
c) sia data comunicazione del finanziamento entro il termine di tre mesi dalla ricezione del contributo al Presidente della Camera dei Deputati, anche mediante raccomandata A/R qualora il finanziamento sia pari o ecceda l’importo di € 5.000,00 (come nel caso in questione).

Tutto regolare? Perché ben 4 versamenti da 4 società, tutte il 7 giugno, a ridosso del ballottaggio?
Ma ciò che crea più imbarazzo sono i 'nominativi' che hanno pagato dopo il 10 giugno 2013:

Europa Edilizia srl lunedì 10 giugno 2013 (2.500,00)
Circolo PD Acilia martedì 11 giugno 2013 (2.500,00)
Ciotoli Giuseppe mercoledì 19 giugno 2013 (2.000,00)
Droghei Giuliano giovedì 4 luglio 2013 (600,00)

Giuseppe Ciotoli è il proprietario del Bar Sisto in Piazza Anco Marzio, un punto di riferimento per Tassone (in quota ad Enrico Gasbarra, PD), almeno fino allo scontro sulla pedonalizzazione del lungomare. Giuliano Droghei è il padre di Emanuela Droghei, assessore alle Politiche Sociali sotto Tassone, moglie di Francesco D'Ausilio, capogruppo PD Capitolino rinviato anche lui a giudizio per Mafia Capitale. Da notare che Giuliano Droghei è stato anche mandatario per la campagna elettorale di D'Ausilio. Il Circolo PD di Acilia fa riferimento a Giuliano Droghei (PD) e ad Andrea Storri (PD), quest'ultimo Assessore al Bilancio sotto Tassone e in precedenza coordinatore del Comitato Elettorale per Tassone Presidente, nonchè rappresentante per la Lista Civica Marino presso il seggio centrale di via dell'Arcadia (pur essendo in quota al PD) assieme a Paolo Solvi (arrestato e condannato per Mafia Capitale). Insomma un bell'intreccio soprattutto se consideriamo che la società Europa Edilizia srl è la proprietaria dei casali di via Salorno (Infernetto) ristrutturati per diventare un Centro Socio Assistenziale per i malati di Alzheimer ma di fatto trasformatosi i un centro di accoglienza per gli immigrati minorenni, balzato alla cronaca anche per la passerella elettorale fatta da Cecilie Kyenge (PD) e voluta da Emanuela Droghei e Tassone stesso. Tra le altre cose, un'altra società finanziatrice di Tassone appartiene al costruttore Pulcini, quello delle Terrazze del Presidente sulla via di Acilia.

Due sono le figure essenziali di tutte le spese per la campagna elettorale di Tassone: Francesco Viglioglia e Andrea Storri. Il primo ha ricoperto il ruolo di mandatario per Tassone e quello di tesoriere del Comitato elettorale di Tassone ed è poi diventato segretario 'particolare' di Tassone (il direttore del Municipio X, Claudio Saccotelli, a cui si domandò  per iscritto a che titolo Viglioglia avesse un ufficio dentro il Municipio, rispose che era 'un amico' di Tassone e che capitava lì 'per caso'). Viglioglia, nel resoconto delle spese elettorali, non fa riferimento a un conto corrente intestato a Tassone ma a un conto corrente intestato al Comitato. Se già questa cosa è illegale (il conto corrente doveva essere nominativo ed intestato a Tassone e non render conto delle spese del Comitato come i caffè o la cancelleria utilizzata dai ragazzi volontari) risulta ancor più strano che tra le voci di spesa non compaiano i cosiddetti servizi, nello specifico i costi per l'affitto della sede del Comitato in piazza Tor San Michele 20, di proprietà di Dario e Danilo Lorenzetti, titolari della famosa agenzia funebre di Ostia.
Seguendo poi la cronologia degli eventi che hanno portato Tassone ad essere eletto presidente del Municipio X, emerge un'altra anomalia:

28-mar-13 Il PD del XIII Municipio sceglie Tassone per le primarie del centrosinistra per la presidenza del Municipio X
05-apr-13 Al Teatro Nino Manfredi di Ostia, Tassone presenta il proprio programma
06-apr-13 Tassone vince le primarie del centrosinistra per la presidenza del Municipio X
23-apr-13 Inaugurazione della sede del Comitato Elettorale per "Andrea Tassone Presidente"
26-apr-13 Cena di finanziamento presso il Porto di Ostia (Yachting Club)

Dove sono finiti i soldi della cena di finanziamento? (continua)

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