24 dicembre 2013

GLI AUGURI PER IL 2014, TRA STATO, MAFIA, CONDONI E FALSE PROMESSE

Auguri, Auguri, Auguri, nel segno del miglior ottimismo, a titolo personale e delle associazioni che rappresento. Basterebbe questa frase, a reti unificate, ma qualche riflessione mi scappa.
Amministrare municipi, città o Regioni, governare uno Stato non significa comandare. Intollerabili i politici (eletti e nominati) che comunicano con twitter ma non incontrano i cittadini, schifoso un governo delle false promesse che sotto Natale partorisce condoni edilizi per i balneari, da cacciare un PD romano che decide proroghe per consentire maggior cemento a Roma ma senza servizi.
Abbiamo lo scandalo di una trattativa stato-mafia che coinvolge Napolitano e dobbiamo credere che in basso, molto ma molto più in basso, non sia mai accaduto nulla?
E' iniziato il processo di mafia a Roma, per 416-bis, ma mancano tra gli indagati i politici e gli imprenditori, che si dichiarano le vittime di un sistema che invece loro stessi hanno creato: un processo che si scioglierà come neve al sole parlando di sola criminalità. Chi ha voluto la bicicletta come Marino, chi si è preso la responsabilità di questo Paese, non pianga: sapeva cosa veniva a fare, produca fatti non chiacchiere, pedali. Non ci da alcuna garanzia che la faccia di un puttaniere sia stata sostituita con quella di un Dottor Balanzone, prodigo di inutili insegnamenti e di consigli inappropriati, ma sempre legato a Gianni Letta, sempre con la massoneria e le lobby alle spalle. Quale rilancio dell'economia se i nuovi posti e contratti di lavoro rasentano forme di schiavitù?
Se manca la partecipazione tutto questo non cambierà mai e l'esempio è lo scivolone di questo Municipio che chiude l'aula consiliare ai cittadini ma apre le casse pubbliche per finanziare le feste di Capodanno agli amici. Illetterati che spacciano per cultura la logica del compromesso.
Gli ultimi Auguri per il 2014 li riservo a chi finge che queste cose la gente non le abbia ancora capite perché per loro saranno tempi duri se continueranno su questa strada.

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